Cassazione penale Sez. V sentenza n. 10312 del 8 marzo 2019

ECLI:IT:CASS:2019:10312PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La condizione di procedibilità per il reato di accesso abusivo a sistema informatico protetto da password (art. 615-ter c.p.) deve essere riferita esclusivamente agli accessi abusivi per i quali è stata presentata querela, non potendosi estendere tale condizione di procedibilità ad accessi abusivi diversi e precedenti, anche se accertati successivamente, in assenza di una specifica querela che li riguardi. Pertanto, la responsabilità penale dell'imputato può essere affermata solo per gli accessi abusivi coperti dalla condizione di procedibilità rappresentata dalla querela, non potendosi desumere tale responsabilità in via indiziaria o inferenziale da accessi abusivi successivi, in assenza di una querela che li riguardi. Il giudice non può, quindi, ritenere provati e sanzionabili accessi abusivi precedenti la querela sulla base della sola prova di accessi abusivi successivi, in assenza di una specifica querela che li riguardi. Tale principio si fonda sulla necessità di rispettare il principio di tassatività e tipicità delle condizioni di procedibilità, nonché il diritto di difesa dell'imputato, il quale deve poter conoscere con precisione i fatti per i quali è chiamato a rispondere.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. SCOTTI Umberto L. - Consigliere

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabetta M - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 19/03/2018 della CORTE APPELLO di MESSINA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. PAOLA BORRELLI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. SECCIA DOMENICO, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il 19 marzo 2018, la Corte di appello di Messina ha riformato, in punto di trattamento sanzionato…

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