Cassazione civile Sez. VI sentenza n. 3521 del 23 febbraio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:3521CIV

Massima

Generata da Simpliciter
Il giudice di legittimità, nel giudizio di cassazione, non può riesaminare il merito dell'intera vicenda processuale sottoposta al suo vaglio, ma può solo verificare la correttezza giuridica e la coerenza logico-formale delle argomentazioni svolte dal giudice di merito, il quale ha il compito esclusivo di individuare le fonti del proprio convincimento, assumere e valutare le prove, controllarne l'attendibilità e la concludenza, scegliere le risultanze processuali ritenute maggiormente idonee a dimostrare la veridicità dei fatti, e dare prevalenza all'uno o all'altro dei mezzi di prova acquisiti, salvo i casi tassativamente previsti dalla legge. Il motivo di ricorso per cassazione che si risolva in una mera doglianza circa la dedotta erronea attribuzione da parte del giudice del merito agli elementi valutati di un valore e di un significato difformi dalle aspettative del ricorrente, ovvero in un'inammissibile pretesa di una lettura dell'asserto probatorio diversa da quella operata dai giudici di merito, è inammissibile in quanto si traduce in un'istanza di revisione delle valutazioni e dei convincimenti del giudice del merito, estranea alla natura e alle finalità del giudizio di legittimità. Pertanto, il ricorso per cassazione deve essere formulato in modo da rendere chiare ed intelligibili le censure proposte, con l'esposizione degli argomenti invocati a sostegno della decisione assunta con la sentenza impugnata e l'analitica precisazione delle considerazioni che, in relazione ai motivi come espressamente indicati nella rubrica, giustificano la cassazione della sentenza, senza meri richiami ad atti e documenti del giudizio di merito, ma con la rappresentazione e l'interpretazione dei fatti giuridici rilevanti ai fini della decisione di legittimità. Il ricorso che non rispetti tali requisiti di specificità, completezza e riferibilità alla decisione impugnata è inammissibile.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA CIVILE

SOTTOSEZIONE 3

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ARMANO Uliana - Presidente

Dott. FRASCA Raffaele - Consigliere

Dott. SCARANO Luigi Alessandro - rel. Consigliere

Dott. RUBINO Lina - Consigliere

Dott. ROSSETTI Marco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso 15697/2014 proposto da:
(OMISSIS), elettivamente domiciliato in ROMA, presso la CANCELLERIA DELLA CORTE DI CASSAZIONE, rappresentato e difeso da se' medesimo;
- ricorrente -
contro
(OMISSIS)SAI (OMISSIS) S.P.A.;
- intimata -
avverso la sentenza n. 470/2013 della CORTE D'APPELLO di L'AQUILA, depositata il 09/05/2013;
udita la relazione della causa svolta nella pubblica udienza del 11/12/2015 dal Consigliere Dott. SCARANO Luigi Alessandro.
SVOLGIMENTO DEL PROCESSO…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.