Consiglio di Stato sentenza n. 4169 del 2024

ECLI:IT:CDS:2024:4169SENT

Massima

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Il provvedimento di revoca di un titolo abilitativo per l'attività di somministrazione di alimenti e bevande, adottato ai sensi degli artt. 100 TULPS e 19, co. 4, d.P.R. n. 616/1977, deve essere fondato su nuovi episodi idonei a dimostrare la sussistenza di un concreto pericolo per l'ordine e la sicurezza pubblica, non potendo essere basato esclusivamente su fatti già considerati in precedenti provvedimenti di sospensione, in quanto ciò violerebbe il principio di proporzionalità e il divieto di bis in idem. L'Autorità di pubblica sicurezza, ai fini dell'adozione di misure preventive, deve verificare la sussistenza di profili di rischio concreti, senza che sia necessario l'accertamento di responsabilità dirette del titolare dell'esercizio commerciale, essendo sufficiente il collegamento tra l'attività del locale e la reiterata presenza, al suo interno o in prossimità, di soggetti pericolosi o dediti ad attività contrarie all'ordine pubblico. Il Comune, cui è attribuito il potere di rilasciare il titolo abilitativo, è tenuto ad adottare il provvedimento di revoca su motivata richiesta del Prefetto, senza alcun margine di discrezionalità, essendo tale atto meramente esecutivo di quanto disposto dall'Autorità di pubblica sicurezza, titolare della responsabilità sostanziale della funzione preventiva di tutela dell'ordine pubblico.

Sentenza completa

Pubblicato il 09/05/2024

N. 04169/2024REG.PROV.COLL.

N. 00792/2024 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 792 del 2024, proposto dalla -OMISSIS-, in persona del rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall’avvocato Gerolamo Angotti, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia,

contro

- il Comune di Firenze, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati Chiara Canuti e Gianna Rogai, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
- il Ministero dell’interno, in persona del Ministro
pro tempore
, e l’Ufficio Territoriale del Governo di Firenze, in persona del Prefetto
pro tempore
,

rappresentati e difesi
ex lege

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