Il provvedimento di diniego dell'autorizzazione unica per la realizzazione di un parco eolico è legittimo quando si fonda su una pluralità di motivazioni ritenute ostative al rilascio del titolo abilitativo, tra cui: 1) l'incompatibilità del progetto con le esigenze di tutela paesaggistico-territoriale dell'area e con quelle relative alla tutela del patrimonio storico-artistico e archeologico, come evidenziato dal parere vincolante della Direzione regionale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo; 2) la mancata acquisizione della valutazione di impatto ambientale sulle opere di connessione alla rete elettrica, essenziale ai fini del rilascio dell'autorizzazione unica; 3) il mancato rispetto delle distanze minime previste dalle linee guida regionali tra alcuni aerogeneratori e le abitazioni civili e i corpi idrici; 4) l'incompatibilità del progetto con la natura vitivinicola dell'area interessata, caratterizzata dalla presenza di pregiati vitigni. L'amministrazione, nel contemperare i diversi interessi pubblici in gioco, ha correttamente applicato il principio di precauzione, senza che la mancata acquisizione della valutazione di impatto ambientale possa essere surrogata da valutazioni effettuate in altri procedimenti relativi a diversi soggetti. La domanda risarcitoria è infondata, in assenza della prova della colpevolezza della condotta amministrativa.