Cassazione penale Sez. III sentenza n. 43534 del 24 ottobre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:43534PEN

Massima

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Il trattamento illecito di dati personali, consistente nella diffusione non autorizzata di immagini private su siti internet a carattere pornografico, integra il reato di cui al D.Lgs. n. 196 del 2003, art. 167, comma 1, anche in assenza di un fine di lucro o di un intento specifico di recare danno, essendo sufficiente la mera consapevolezza e volontà di ledere la reputazione e l'onorabilità delle persone offese. Il nocumento, quale elemento costitutivo del reato, sussiste in re ipsa per effetto della divulgazione di contenuti intimi su siti di natura pornografica, indipendentemente dalla durata della pubblicazione e dal numero di visualizzazioni, atteso che la sola esposizione di tali immagini a un pubblico indeterminato è idonea a cagionare un pregiudizio giuridicamente rilevante alla sfera personale delle vittime. Ai fini della determinazione della pena, devono essere valorizzati sia la pluralità delle persone offese coinvolte, sia l'assenza di precedenti penali e la condotta successiva del reo, che ha provveduto al risarcimento delle parti lese, senza tuttavia che tali elementi possano condurre all'integrale esclusione della responsabilità penale o all'applicazione della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto, ove la condotta risulti comunque connotata da un significativo disvalore sociale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LAPALORCIA Grazia - Presidente

Dott. GALTERIO Donatella - Consigliere

Dott. ANDREAZZA Gastone - Consigliere

Dott. SEMERARO Luca - Consigliere

Dott. ZUNICA Fabio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 12/04/2018 della Corte di appello di Milano;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ZUNICA Fabio;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott.ssa FILIPPI Paola, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 12 aprile 2018, la Corte di appel…

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