Cassazione penale Sez. V sentenza n. 32957 del 24 luglio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:32957PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La valutazione e l'apprezzamento degli elementi probatori acquisiti nel giudizio di merito attengono al merito della decisione e non sono rilevanti nel giudizio di legittimità, se non quando risulti viziato il discorso giustificativo sulla loro capacità dimostrativa. Pertanto, sono inammissibili in sede di legittimità le censure che siano nella sostanza rivolte a sollecitare una mera rivalutazione del materiale probatorio. Inoltre, in tema di diffamazione, l'immutazione del fatto che comporta la trasmissione degli atti al pubblico ministero ai sensi dell'art. 521 c.p.p., comma 2, è solo quella che integra un differente profilo di offesa all'altrui reputazione in quanto attinente ad altro aspetto o diritto della globale immagine della persona, non il mero cambiamento delle parole proferite, che non induca modifica alcuna della linea difensiva.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DUBOLINO Pietro - Presidente

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - rel. Consigliere

Dott. POSITANO Gabriele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 14/2012 TRIBUNALE di RAGUSA, del 01/07/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 26/05/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIUSEPPE DE MARZO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. SELVAGGI Eugenio che ha concluso per il rigetto del ricorso;

udito il difensore avv. (OMISSIS), che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.

RITENUTO IN F…

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