Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 25 del 2019

ECLI:IT:TARNA:2019:25SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso l'ordinanza di demolizione di opere edilizie abusive, afferma che: 1. L'ordinanza di demolizione è adeguatamente motivata con la rappresentazione della natura abusiva delle opere realizzate in assenza di titolo edilizio e di autorizzazione paesaggistica, senza che sia necessaria l'indicazione dei dati catastali, essendo tale adempimento funzionale solo all'acquisizione del bene al patrimonio comunale in caso di inottemperanza. L'omissione della comunicazione di avvio del procedimento non determina l'illegittimità dell'atto, trattandosi di provvedimento vincolato e di natura dovuta. 2. Il Comune può correttamente optare per l'adozione di un'ordinanza ai sensi dell'art. 31 del d.P.R. 380/2001, anche in presenza di opere sanzionabili ai sensi dell'art. 27, comma 2, in quanto realizzate senza titolo in aree assoggettate a vincoli di tutela paesaggistica. L'eventuale applicazione dell'art. 33, comma 2, o dell'art. 34, comma 2, del d.P.R. 380/01 riguarda la fase esecutiva dell'ordine di demolizione e non incide sulla legittimità dell'ordine stesso. 3. La presentazione di un'istanza di accertamento di conformità successivamente all'emissione dell'ordinanza di demolizione incide solo sulla possibilità di esecuzione del provvedimento sanzionatorio, ma non sulla sua legittimità, salvo che il silenzio serbato sulla domanda oltre il termine di sessanta giorni non determini il formarsi di un diniego tacito. 4. Le opere realizzate, consistenti in un ampliamento di un vano al piano rialzato e nella realizzazione di un nuovo vano al piano seminterrato, comportano un incremento di superficie e volumetria rilevante sul piano urbanistico, per la cui realizzazione occorreva previamente acquisire i necessari titoli abilitativi edilizi e paesistici. 5. Il provvedimento di demolizione di un'opera abusiva è atto vincolato che non richiede una specifica valutazione delle ragioni di interesse pubblico, né una comparazione di quest'ultimo con gli interessi privati coinvolti, non potendo ammettersi l'esistenza di alcun affidamento tutelabile alla conservazione di una situazione di fatto abusiva.

Sentenza completa

Pubblicato il 03/01/2019

N. 00025/2019 REG.PROV.COLL.

N. 02162/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2162 del 2014, proposto da
Paduano Anna, rappresentata e difesa dall'avv. Luigi De Martino, col quale elettivamente domicilia presso lo studio dell'avv. Benedetto Migliaccio in Napoli, via del Rione Sirignano, n. 9;

contro

Comune di Torre del Greco, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avv. prof. Erik Furno, presso il cui studio elettivamente domicilia in Napoli, via Cesario Console n. 3;

per l'annullamento

dell’ordinanza di demolizione n. 160 del 27.01.2014, adottata dal Dirigente del III settore Assetto del Territorio e Decoro Amb…

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