Cassazione penale Sez. II sentenza n. 45769 del 5 ottobre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:45769PEN

Massima

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Il reato di truffa aggravata ai danni di un ente pubblico si configura quando l'agente, mediante artifici o raggiri, induce in errore l'ente pubblico erogatore di contributi o finanziamenti, inducendolo a versare somme non dovute o in misura superiore a quella effettivamente spettante. Ciò si verifica anche quando l'agente, pur avendo effettuato spese per il progetto finanziato, abbia consapevolmente indicato nella documentazione presentata all'ente pubblico erogatore importi di spesa superiori a quelli realmente sostenuti, al fine di ottenere un contributo in misura maggiore rispetto a quello effettivamente spettante. In tali casi, la circostanza che l'agente abbia comunque sostenuto spese per il progetto non esclude la configurabilità del reato di truffa, in quanto l'elemento del danno patrimoniale per l'ente pubblico sussiste in relazione alla differenza tra quanto effettivamente erogato e quanto avrebbe dovuto essere erogato in base alle spese realmente sostenute. Inoltre, il reato di falso ideologico in atto pubblico si configura quando l'agente rende false dichiarazioni in un atto pubblico, consapevole della loro falsità e al fine di trarre in inganno l'ente pubblico, anche se tali dichiarazioni non determinano un danno patrimoniale. Pertanto, la condanna per i reati di truffa aggravata e falso ideologico è legittima quando l'agente, pur avendo sostenuto spese per il progetto finanziato, abbia consapevolmente indicato nella documentazione presentata all'ente pubblico importi di spesa superiori a quelli realmente sostenuti, al fine di ottenere un contributo in misura maggiore, e abbia reso false dichiarazioni in atti pubblici strumentali alla realizzazione dell'illecito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DAVIGO Piercamillo - Presidente

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

Dott. PACILLI Giuseppina A.R - Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovanni - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 31/03/2006 della CORTE APPELLO di CATANZARO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere GIOVANNI ARIOLLI;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore DI LEO GIOVANNI che ha concluso per l'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata per prescrizione, limitatamente al reato di cui al capo 13 e inammissibilita' nel resto (reato di cui al c…

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