Cassazione penale Sez. V sentenza n. 46151 del 7 novembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:46151PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere è configurabile anche quando i singoli componenti di un'organizzazione con finalità e scopi leciti pongano in essere attività illecite, purché vi sia un collegamento tra tali fatti delittuosi e le direttive generali impartite dai responsabili dell'organizzazione. La varietà delle risposte delinquenziali adottate dagli associati in relazione alle decisioni degli organi amministrativi non esclude l'esistenza di un più ampio programma criminoso finalizzato alla commissione di una serie indeterminata di delitti, con la permanenza di un vincolo associativo tra i partecipanti, anche indipendentemente dall'effettiva realizzazione dei singoli reati programmati. Pertanto, ai fini della configurabilità del reato di associazione per delinquere, non è necessario che l'intera organizzazione sia piegata a scopi criminali, essendo sufficiente che un ristretto gruppo di soggetti, operando all'interno dell'organizzazione, abbia dato vita a un'associazione a delinquere finalizzata al compimento di una pluralità di reati, anche mediante l'utilizzo di una struttura preesistente originariamente destinata a finalità lecite. In tali casi, la prova dell'esistenza del vincolo associativo può desumersi anche dalle risultanze delle intercettazioni, che dimostrino la prefigurazione del disegno criminoso e la programmazione delle azioni delittuose, a prescindere dalla mutevolezza delle specifiche risposte delinquenziali adottate in relazione alle contingenti situazioni istituzionali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. OLDI Paolo - Presidente

Dott. DE MARZO Giusepp - Consigliere

Dott. POSITANO Gabriel - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO P. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI NAPOLI;

nei confronti di:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 1211/2014 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI, del 04/03/2014;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. PAOLO GIOVANNI DEMARCHI ALBENGO;

Udito il Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte di Cassazione, dott. IZZO Gioacchino che ha concluso per l'accoglimento del ricorso del P.M..

RITENUTO IN FATTO

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