Cassazione penale Sez. V sentenza n. 23013 del 9 giugno 2008

ECLI:IT:CASS:2008:23013PEN

Massima

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Il diritto di proprietà e il diritto di domicilio, pur essendo diritti fondamentali tutelati dall'ordinamento, possono subire limitazioni e bilanciamenti in presenza di altri interessi costituzionalmente rilevanti. Il consenso del titolare del diritto di proprietà o di domicilio è elemento essenziale per la legittimità dell'accesso e della permanenza in un luogo privato, salvo che ricorrano specifiche cause di giustificazione previste dalla legge, come lo stato di necessità o l'adempimento di un dovere. Pertanto, l'ingresso e la permanenza in un luogo privato senza il consenso del titolare integrano il reato di violazione di domicilio, a meno che non sussistano circostanze che escludano l'antigiuridicità della condotta, come il legame familiare o la presenza di un interesse pubblico prevalente. In tali casi, il giudice è tenuto a valutare attentamente il bilanciamento tra i diversi diritti e interessi in gioco, al fine di accertare la legittimità dell'accesso e della permanenza nel luogo privato. La motivazione della decisione giudiziale deve rendere conto in modo esaustivo di tale bilanciamento, illustrando le ragioni per le quali, nel caso concreto, è stata ritenuta prevalente una determinata posizione giuridica rispetto ad altre.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giuliana - Presidente

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

Dott. SANDRELLI Giangiacomo - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) BA. MA. N. IL (OMESSO) P. CIV.;

contro

2) FA. GI. N. IL (OMESSO);

3) MA. AL. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 13/02/2007 TRIBUNALE di ROVIGO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. AMATO ALFONSO;

udito il Procuratore Generale in persona del Dott. CONSOLO Santi, che ha concluso …

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