Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 23611 del 30 maggio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:23611PEN

Massima

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Il delitto di corruzione propria, essendo a concorso necessario e avente struttura bilaterale, può prevedere il concorso eventuale di terzi, sia nella forma della determinazione o del suggerimento fornito all'uno o all'altro dei concorrenti necessari, sia nell'ipotesi di attività di intermediazione finalizzata a realizzare il collegamento tra gli autori necessari. Tuttavia, ai fini dell'accertamento di tale fattispecie, è necessario dimostrare il nesso di causalità tra l'utilità ricevuta dal pubblico ufficiale e il compimento dell'atto contrario ai doveri d'ufficio, non essendo sufficiente la mera circostanza dell'avvenuta dazione. Pertanto, il giudice deve procedere a un'adeguata e specifica motivazione in ordine alla rilevanza causale della condotta del terzo concorrente e all'esistenza del predetto nesso finalistico, senza poter desumere apoditticamente la sussistenza del fumus commissi delicti da elementi di natura meramente congetturale o da irregolarità riscontrate nella gestione delle procedure amministrative.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SERPICO Francesco - Presidente

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 3499/2012 TRIB. LIBERTA' di ROMA, del 26/11/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. DE AMICIS GAETANO; sentite le conclusioni del PG Dott. D'((omissis)), che ha concluso per l'annullamento con rinvio.

Uditi i difensori Avv. (OMISSIS), per il (OMISSIS) e l'Avv. (OMISSIS), per il (OMISSIS) che hanno concluso per l'annullamento dell'ordina…

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