Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 2103 del 2011

ECLI:IT:TARNA:2011:2103SENT

Massima

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L'ordine di demolizione di opere edilizie realizzate in assenza di concessione è legittimo e non può essere paralizzato dalla mera possibilità di presentare una domanda di sanatoria ex post, in quanto l'efficacia dell'atto sanzionatorio è solo sospesa e non definitivamente preclusa. Infatti, l'amministrazione può legittimamente ordinare la demolizione di opere abusive, anche in pendenza di un'istanza di accertamento di conformità, poiché tale facoltà non determina l'automatica inefficacia dell'ordine di demolizione, ma solo un suo temporaneo arresto, in attesa dell'esito del procedimento di sanatoria. Qualora quest'ultimo si concluda con un provvedimento di rigetto, l'ordine di demolizione riacquista la sua piena efficacia, con decorrenza del termine per l'esecuzione spontanea dalla data di conoscenza del diniego di sanatoria da parte dell'interessato. Pertanto, la mera possibilità di sanare l'abuso edilizio non inficia la legittimità del provvedimento con cui l'amministrazione ne dispone la demolizione, in assenza di una domanda di permesso in sanatoria tempestivamente presentata.

Sentenza completa

N. 04115/1995
REG.RIC.

N. 02103/2011 REG.PROV.COLL.

N. 04115/1995 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 4115 del 1995, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso, giusta procura a margine del ricorso introduttivo, dagli ((omissis)) e ((omissis)), con i quali domicilia in Napoli, presso la segreteria del T.A.R. Campania;

contro

il Comune di Boscoreale in persona del legale rappresentante p.t., n.c.;

per l'annullamento

a) dell’ordinanza n. 4397 del 23 febbraio 1995 con la quale il Commissario prefettizio ha ingiunto la demolizione, con ripristino dello stato dei luoghi, delle opere abusive realizzate dal ricorrente alla via Manzo;

b) dell’ordinanza n. 8407 del 29 marzo 1995 con…

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