Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il ricorso per cassazione è inammissibile qualora i motivi non siano formulati in modo specifico e riferibile alla fattispecie concreta, con l'indicazione della diversa regola di diritto che si assume debba essere applicata, nonché con la sintetica e riassuntiva indicazione del fatto controverso, degli elementi di prova la cui valutazione avrebbe dovuto condurre a diversa decisione e degli argomenti logici per i quali tale diversa valutazione sarebbe stata necessaria. Il quesito di diritto deve essere risolutivo del punto della controversia, senza introdurre temi nuovi ed estranei, e non può consistere nella mera richiesta di una declaratoria di principio da parte del giudice di legittimità. L'inammissibilità del ricorso per cassazione per carenza dei requisiti di cui agli artt. 366-bis e 375 c.p.c. opera anche in presenza di motivi privi di autosufficienza, che rimettano all'attività esegetica della Corte l'individuazione delle doglianze.