Cassazione penale Sez. V sentenza n. 32985 del 24 luglio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:32985PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: La condotta ingiuriosa non può essere giustificata dall'esimente della provocazione o della reciprocità delle offese, se i comportamenti altrui, pur essendo stati all'origine di una situazione di tensione, non integrino una vera e propria provocazione, ovvero non siano tali da escludere, in modo evidente e palese, qualsiasi giustificazione normativa o di comune convivenza civile. Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza di tali presupposti, compie un accertamento di fatto incensurabile in sede di legittimità, salvo vizi logici o contraddittorietà nella motivazione. Inoltre, l'esimente della reciprocità delle offese presuppone che le condotte offensive siano riferibili alla stessa persona offesa, circostanza che non ricorre qualora le presunte offese siano state rivolte ad un soggetto diverso dalla persona lesa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DUBOLINO Pietro - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. LIGNOLA F. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 4/2013 TRIBUNALE di TRENTO, del 25/06/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 16/06/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. FERDINANDO LIGNOLA;

Il Procuratore generale della Corte di cassazione, dr. Pietro Gaeta, ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con sentenza resa dell'11 gennaio 2013, confermata dal Tribun…

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