Cassazione penale Sez. V sentenza n. 43416 del 20 novembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:43416PEN

Massima

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Il reato di minaccia sussiste anche quando l'autore, pur facendo riferimento alla necessità di difendersi, richiama l'acquisto di armi e quindi l'impiego delle stesse, in quanto tale condotta si traduce comunque in una minaccia di vendetta, sproporzionata ed ingiusta, nei confronti della persona offesa, a fronte di accuse prive di fondamento. La minaccia di vendetta, anche se motivata dalla necessità di difesa, costituisce un male ingiusto, in quanto la reazione è sproporzionata rispetto alle presunte condotte illecite della persona offesa, che non risultano provate. Pertanto, il richiamo all'acquisto di armi e al loro potenziale utilizzo integra gli estremi del reato di minaccia, in quanto esprime una volontà di ritorsione ingiustificata e non proporzionata. La valutazione della sussistenza del reato di minaccia non può essere esclusa dalla mera negazione dei fatti da parte di un teste, quando vi siano altri elementi probatori che confermino la condotta minacciosa dell'imputato, come nel caso in cui lo stesso abbia accusato la persona offesa di condotte penalmente rilevanti senza alcun fondamento. Ai fini della determinazione della pena per il reato di minaccia, l'applicazione dell'aumento per il vincolo della continuazione non può superare il massimo edittale previsto per il reato di minaccia, in ossequio al principio di legalità della pena.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NARDI Domenico - Presidente

Dott. CALABRESE ((omissis)) - Consigliere

Dott. CARROZZA Arturo - Consigliere

Dott. FERRUA Giuliana - Consigliere

Dott. DIDONE Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

MA. Ma., nato il (OMESSO);

avverso la sentenza emessa il 6-12-07 dal Tribunale di Messina, sez. dist. di Taormina.

Visti gli atti, la sentenza denunciata ed il ricorso;

Udita in Pubblica udienza la relazione fatta dal Consigliere Dott. ((omissis));

Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. FRATICELLI Mario, che ha concluso per l'annullamento della sentenza i…

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