Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 30718 del 19 luglio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:30718PEN

Massima

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Il reato di peculato si configura quando il soggetto che, per ragione del suo ufficio o servizio, ha la disponibilità o l'amministrazione di denaro o di altra cosa mobile altrui, se ne appropria in tutto o in parte. Ai fini della configurabilità del peculato, non è necessario che il soggetto agente abbia la piena proprietà o il possesso esclusivo del bene, essendo sufficiente che egli ne abbia la disponibilità o l'amministrazione in ragione del suo ufficio o servizio. Pertanto, integra il delitto di peculato la condotta di chi, essendo stato incaricato dalla pubblica amministrazione di riscuotere somme di denaro per conto della stessa, si appropria di tali somme, anche se non ne abbia la piena proprietà o il possesso esclusivo. La circostanza attenuante del ravvedimento operoso, prevista dall'art. 62, n. 6, c.p., non è applicabile al peculato, in quanto il danno patrimoniale cagionato alla pubblica amministrazione deve essere integralmente risarcito, non essendo sufficiente un'offerta di risarcimento parziale. Inoltre, la pena accessoria dell'interdizione dai pubblici uffici, prevista dall'art. 317-bis c.p., consegue di diritto alla condanna per il delitto di peculato, senza che ciò integri una violazione del divieto di reformatio in peius.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Presidente

Dott. TRONCI Andrea - rel. Consigliere

Dott. CRISCUOLO Anna - Consigliere

Dott. GIORDANO ((omissis)) - Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 28/11/2013 della CORTE APPELLO di MILANO visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 05/07/2016, la relazione svolta dal Consigliere Dr. ANDREA TRONCI;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. GIOVANNI DI LEO che ha concluso per la declaratoria d'inammissibilita' del ricorso;
Udito il difensore della parte civile Avv. (OMISSIS),…

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