Il Tribunale Amministrativo Regionale, nel respingere il ricorso presentato da Angelica Celestri contro il Comune di Monopoli per l'annullamento del provvedimento di diniego dell'autorizzazione all'occupazione di suolo pubblico per l'installazione di un dehor, afferma il principio secondo cui l'autorizzazione per l'occupazione di suolo pubblico ai fini dell'installazione di un dehor può essere legittimamente negata dall'amministrazione comunale quando l'attività svolta dal richiedente non rientra tra quelle di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande con consumo sul posto e servizio assistito, ma si configura come attività di ristorazione senza somministrazione e panzerotteria da asporto. In tali casi, infatti, non sussistono i presupposti di legge per il rilascio dell'autorizzazione richiesta, in quanto il dehor è uno strumento funzionale allo svolgimento di attività di pubblico esercizio di somministrazione di alimenti e bevande, e non può essere concesso per attività di mera ristorazione senza somministrazione. Pertanto, il diniego dell'autorizzazione, adeguatamente motivato sulla base della tipologia di attività svolta, non presenta vizi di legittimità, né determina violazione dei principi di buona amministrazione, buona fede e legittimo affidamento, non essendo necessario il preavviso di rigetto ai sensi dell'art. 10-bis della legge n. 241/1990, in quanto il contenuto del provvedimento non avrebbe potuto essere diverso. Inoltre, l'obbligo di ripristino dello stato dei luoghi conseguente al diniego dell'autorizzazione costituisce atto dovuto e rigorosamente vincolato, in ordine al quale non sono richiesti apporti partecipativi del destinatario.