Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Lecce sentenza breve n. 478 del 2024

ECLI:IT:TARLE:2024:478SENB

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare la questione relativa all'obbligo di smontaggio periodico delle strutture stagionali di uno stabilimento balneare, afferma che: 1. Il procedimento finalizzato all'avvio dell'attività di esercizio di stabilimento balneare risulta oltremodo complesso ed articolato, con la necessità di ottenere diversi titoli autorizzativi, tra cui il permesso di costruire e l'autorizzazione paesaggistica. Sarebbe opportuna una semplificazione del procedimento, prevedendo un titolo unico o un'autorizzazione demaniale integrata, comprensiva anche del titolo edilizio. 2. L'attività di montaggio e riposizionamento periodico delle strutture, finalizzata alla tutela del paesaggio inteso come tutela delle vedute, risulta illogica e non determina alcuna utilità o vantaggio sotto il profilo della tutela dell'ambiente. In taluni siti di particolare rilevanza paesaggistica e ambientale, sarebbe più coerente non autorizzare affatto alcun posizionamento di strutture. 3. La clausola di stagionalità, comportante costi rilevanti a carico del concessionario, deve essere adeguatamente motivata dalla preminente esigenza di tutela dell'interesse pubblico, affinché l'esercizio del potere discrezionale non sconfini nell'arbitrio. 4. La caratteristica della facile amovibilità delle strutture non è necessariamente preordinata al relativo smontaggio periodico, essendo finalizzata a garantire il ripristino dello status quo ante dell'area demaniale alla cessazione del rapporto concessorio. 5. In taluni casi, le strutture che abbiano conseguito il parere di compatibilità paesaggistica possono integrarsi con il paesaggio e costituire esse stesse elemento culturale dello stesso, superando una concezione riduttiva della tutela del paesaggio come mera tutela delle vedute panoramiche. 6. Il permesso di costruire, in quanto titolo edilizio, mantiene la sua validità anche nel periodo di chiusura stagionale, non potendosi equiparare la violazione dell'obbligo di smontaggio all'ipotesi di edificazione abusiva o senza titolo. In caso di reiterazione della violazione, risulterebbe più adeguato il ricorso alla sanzione della decadenza dalla concessione. 7. Qualora il concessionario non abbia a suo tempo impugnato in parte qua il permesso di costruire con riferimento alla clausola di stagionalità, egli può comunque proporre tempestivamente una successiva istanza per il mantenimento annuale delle strutture, sulla quale l'amministrazione è tenuta a provvedere, non potendosi ritenere equipollente al rilascio del titolo autorizzativo la mera proposizione dell'istanza.

Sentenza completa

Pubblicato il 05/04/2024

N. 00478/2024 REG.PROV.COLL.

N. 00207/2024 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

Lecce - Sezione Prima

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 207 del 2024, proposto da
I.C.M. S.r.l.U., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Lecce, via C.A. Mannarino 11/A;

contro

Comune di Gallipoli, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l'annullamento

-- dell''Ordinanza n. 64 del 08/0…

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