Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso la delibera comunale di ridefinizione del progetto d'area di Piazza Santo Stefano e la revoca delle concessioni di occupazione del suolo pubblico per l'installazione di dehors, ha affermato il seguente principio di diritto: Il Comune, nel ridefinire la pianificazione di un'area pubblica di particolare pregio storico-architettonico, deve bilanciare in modo ragionevole e proporzionato gli interessi pubblici di tutela del patrimonio culturale, decoro urbano e accessibilità universale, con il legittimo affidamento e la libertà di iniziativa economica dei concessionari di occupazione del suolo pubblico. La scelta unilaterale di revocare anticipatamente solo alcune concessioni, creando una disparità di trattamento ingiustificata tra gli operatori economici, è illegittima per carenza di adeguata motivazione, violazione del giusto procedimento e del principio di proporzionalità. L'Amministrazione deve tenere conto del legittimo affidamento ingenerato nei concessionari dalla precedente pianificazione e dalle concessioni rilasciate, valutando con ponderazione gli interessi pubblici e privati in gioco, anche mediante il coinvolgimento dei soggetti interessati e degli organi decentrati competenti.