Il vincolo espropriativo introdotto con l'approvazione del Piano Urbanistico Comunale (PUC) e dell'Atto di Programmazione degli Interventi (API) ha efficacia quinquennale, ai sensi dell'art. 9, comma 2, del D.P.R. n. 327/2001, e la dichiarazione di pubblica utilità dell'opera, adottata entro tale termine, legittima l'avvio e la conclusione del procedimento espropriativo, anche qualora l'esecuzione dell'intervento pubblico si protragga oltre il triennio di vigenza della programmazione degli interventi previsto dalla normativa regionale. La mancata tempestiva impugnazione degli atti di pianificazione e programmazione che hanno introdotto il vincolo espropriativo rende inammissibile il successivo ricorso avverso gli atti attuativi del procedimento espropriativo, per difetto di interesse, in applicazione del consolidato orientamento giurisprudenziale secondo cui la mancata impugnazione dell'atto impositivo del vincolo preclude la possibilità di farne valere l'illegittimità derivata in sede di impugnativa degli atti successivi.