Il diniego dell'autorizzazione paesaggistica semplificata per un intervento di stabilizzazione di un movimento franoso, fondato sul parere negativo della Soprintendenza, è illegittimo qualora: 1) La Soprintendenza non abbia adeguatamente valutato la documentazione prodotta dal richiedente, che conteneva rilievi planimetrici, sezioni e prospetti dell'area di intervento, nonché fotografie dell'area circostante, idonei a consentire una chiara rappresentazione dell'impatto paesaggistico dell'opera, rendendo così superflue le foto simulazioni, facoltative secondo la normativa. 2) La Soprintendenza abbia prospettato soluzioni di intervento molto più ampie e impattanti rispetto a quelle proposte dal richiedente, senza adeguatamente confutare le ragioni da questi addotte a sostegno delle soluzioni effettivamente prospettate. 3) L'Amministrazione non abbia valutato il precedente parere favorevole reso per un intervento identico proposto dallo stesso richiedente, ingenerando così una disparità di trattamento e la lesione dell'affidamento circa la compatibilità paesaggistica di tali interventi in quella zona. 4) L'Amministrazione non abbia adeguatamente considerato il carattere urgente e necessitato dell'intervento, oggetto di un'ordinanza contingibile e urgente per la tutela della pubblica incolumità, che condiziona le soluzioni progettuali individuate. In tali ipotesi, il diniego dell'autorizzazione paesaggistica semplificata risulta illegittimo e deve essere annullato.