Cassazione penale Sez. V sentenza n. 43265 del 22 novembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:43265PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la responsabilità penale dell'imputato per il reato di minaccia, deve procedere ad un'attenta e completa disamina di tutti gli elementi di prova emersi nel corso del procedimento, senza omettere di considerare eventuali circostanze che possano escludere o quantomeno dubitare del nesso causale tra la condotta dell'imputato e il fatto contestato. In particolare, il giudice è tenuto a valutare con particolare attenzione l'assenza di precedenti rapporti tra l'imputato e la persona offesa, nonché l'esclusione da parte di quest'ultima di qualsiasi conoscenza o legame con l'imputato, in quanto tali elementi possono incidere in modo rilevante sulla ricostruzione logica e razionale del fatto, soprattutto laddove le prove a carico dell'imputato si basino su indizi di natura indiziaria, come la provenienza di una sola telefonata dal suo numero di telefono o la semplice coincidenza dell'accento napoletano. Pertanto, l'omissione di una compiuta valutazione di tali circostanze esculpatorie, unitamente alla mancata considerazione di ipotesi alternative che possano spiegare in modo plausibile il compendio probatorio, determina un vizio di motivazione della sentenza di condanna, che deve essere annullata e rinviata ad altro giudice per un nuovo esame.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. OLDI Paolo Presidente del 06/07/2 -

Dott. BEVERE Antonio rel. Consigliere SENTE -

Dott. FUMO Maurizio Consigliere N. 1 -

Dott. LAPALORCIA Grazia Consigliere REGISTRO GENER -

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo Consigliere N. 41967/2 -

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) CA. ST. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 375/2009 CORTE APPELLO di LECCE, del 25/01/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 06/07/2011 la relazione fatta dal

Consigliere Dott. ANTONIO BEVERE;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. IZZO Gioacchino, che ha con…

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