Cassazione penale Sez. III ordinanza n. 25216 del 26 giugno 2012

ECLI:IT:CASS:2012:25216PEN

Massima

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Il mancato rispetto delle prescrizioni inerenti alla misura cautelare degli arresti domiciliari, accertato attraverso il controllo effettuato dalle forze dell'ordine, legittima il ripristino della più afflittiva custodia cautelare in carcere, in quanto la violazione dimostra l'inadeguatezza della misura meno grave a garantire le esigenze cautelari. Il giudice, nel valutare la sussistenza dei presupposti per il ripristino della custodia in carcere, deve esaminare attentamente le giustificazioni addotte dall'imputato, ma la mera non condivisione del giudizio espresso non costituisce motivo sufficiente per ritenere viziata la motivazione del provvedimento, essendo necessario che l'imputato dimostri l'erroneità delle valutazioni compiute dal giudice sulla base degli elementi acquisiti. Pertanto, il ripristino della custodia cautelare in carcere a seguito della violazione degli arresti domiciliari è legittimo qualora il giudice abbia adeguatamente motivato in ordine all'accertata violazione e alla conseguente inadeguatezza della misura meno afflittiva, avendo altresì esaminato e disatteso le giustificazioni addotte dall'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE MAIO Guido - Presidente

Dott. FIALE Aldo - rel. Consigliere

Dott. FRANCO Amedeo - Consigliere

Dott. SARNO Giulio - Consigliere

Dott. ANDREAZZA Gastone - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 455/2011 TRIB. LIBERTA' di ANCONA, del 18/10/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ALDO FIALE;

sentite le conclusioni del P.G. Dott. SPINACI Sante il quale ha chiesto il rigetto del ricorso;

udito il difensore avv. (OMISSIS), il quale ha chiesto l'accoglimento del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

Il G.I.P. del Tribunale di Macerata,…

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