Cassazione penale Sez. II sentenza n. 7287 del 21 febbraio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:7287PEN

Massima

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Il reato di frode informatica di cui all'art. 640-ter c.p. ha la medesima struttura ed elementi costitutivi della truffa di cui all'art. 640 c.p., differenziandosi da quest'ultima solo perché l'attività fraudolenta dell'agente investe non la persona, bensì il sistema informatico di pertinenza della vittima, attraverso la sua manipolazione. Pertanto, la frode informatica si consuma nel momento e nel luogo in cui l'agente consegue l'ingiusto profitto con correlativo danno patrimoniale altrui, analogamente alla truffa. Tuttavia, qualora la condotta dell'imputato non integri una manipolazione del sistema informatico, ma si limiti all'utilizzo di dati personali altrui per ottenere un ingiusto profitto, la fattispecie deve essere ricondotta al reato di truffa semplice di cui all'art. 640 c.p. e non a quello di frode informatica. In tali casi, l'estinzione del reato di truffa per intervenuta prescrizione comporta la necessità di annullare la sentenza anche in relazione al trattamento sanzionatorio degli eventuali reati satellite, in quanto il vincolo della continuazione non consente di ritenere definitivamente stabilita la pena complessiva. Pertanto, qualora l'annullamento riguardi il reato punito con la pena più grave, con conseguente travolgi mento dell'intero trattamento sanzionatorio, devono essere valutate anche le cause di estinzione maturate nelle more per gli altri reati, non potendosi in atto determinare la sanzione da applicare per gli illeciti meno gravi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI G. - Presidente

Dott. MESSINI D'AGOSTINI P. - Consigliere

Dott. DE SANTIS A.M. - Consigliere

Dott. BORSELLINI M - rel. Consigliere

Dott. SGADARI Giusep - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
Sul ricorso proposto da
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza resa il 3 novembre 2021 dalla CORTE di APPELLO di Napoli;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere MARIA DANIELA BORSELLINO;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Felicetta Marinelli che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1.Con la sentenza impugnata la Corte di appello di Napoli ha confermat…

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