La sanzione amministrativa pecuniaria può essere legittimamente irrogata dall'Amministrazione comunale per l'inottemperanza all'ordine di demolizione di un manufatto abusivamente realizzato, ai sensi dell'art. 15, comma 3, della legge regionale n. 15/2008, a prescindere dalla previa adozione di un ordine di sospensione dei lavori. L'Amministrazione è titolare del relativo potere sanzionatorio, che può essere esercitato anche a distanza di anni dalla commissione dell'abuso edilizio, fermo restando che le relative censure devono essere tempestivamente proposte, entro il termine di decadenza previsto per l'impugnazione del provvedimento sanzionatorio. In tali casi, il Giudice amministrativo è tenuto a respingere il ricorso introduttivo, qualora risulti infondato, e a dichiarare irricevibile il ricorso per motivi aggiunti, qualora proposto tardivamente. Inoltre, in considerazione della natura della controversia e dell'adozione dei provvedimenti repressivi a distanza di anni dalla commissione degli abusi, il Giudice può disporre la compensazione integrale delle spese di giudizio tra le parti.