L'occupazione abusiva di suolo pubblico, in assenza di idoneo titolo concessorio, legittima l'adozione da parte della pubblica amministrazione della sanzione della chiusura dell'esercizio commerciale per un periodo non inferiore a cinque giorni, quale misura interdittiva volta a ripristinare la legalità violata. Tale sanzione è applicabile anche qualora l'occupazione abusiva sia di natura temporanea e gli arredi siano amovibili, non rilevando tali circostanze ai fini dell'integrazione dell'illecito. L'ordine di rimozione forzosa dell'occupazione abusiva costituisce mera attività doverosa funzionale alla immediata eliminazione dello stato di persistente illegalità, senza che tra tale provvedimento e la sanzione della chiusura dell'esercizio sussista un nesso eziologico condizionante. La legittimità della sanzione interdittiva è confermata dalla consolidata giurisprudenza amministrativa, la quale ha riconosciuto la piena conformità della misura sanzionatoria al quadro normativo di riferimento, rappresentato dall'art. 20 del Codice della Strada e dall'art. 3, comma 16, della legge n. 94/2009.