Cassazione penale Sez. II sentenza n. 4851 del 8 febbraio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:4851PEN

Massima

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Il possesso di beni recanti marchi contraffatti, anche se venduti a prezzi vili, integra il reato di ricettazione, in quanto la cosa su cui è impresso il falso segno costituisce provento della condotta delittuosa di falsificazione, a prescindere dalla configurabilità della contraffazione come grossolana. Inoltre, il reato di cui all'art. 474 c.p. tutela in via principale la fede pubblica, intesa come affidamento dei cittadini nei marchi e segni distintivi che individuano le opere dell'ingegno e i prodotti industriali, a prescindere dalla libera determinazione dell'acquirente. Pertanto, la detenzione per la vendita di prodotti recanti marchio contraffatto integra tale reato, senza che abbia rilievo la configurabilità della contraffazione come grossolana. Nell'ipotesi di riforma in appello di una sentenza assolutoria, il giudice di secondo grado è tenuto ad adottare una motivazione rafforzata, confutando specificamente e logicamente gli argomenti rilevanti posti a base della pronuncia riformata, senza che sussista l'obbligo di procedere alla rinnovazione dell'istruttoria dibattimentale ai sensi dell'art. 603, comma 3 bis, c.p.p., salvo che per le prove dichiarative ritenute decisive ai fini della valutazione di responsabilità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAGO Geppino - Presidente

Dott. DI PAOLA Sergio - Consigliere

Dott. PAZIENZA Vittorio - Consigliere

Dott. PACILLI G. A. R. - rel. Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 1436/2019 della Corte d'Appello di Brescia;
Visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
Udita nell'udienza del 22.12.2020 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ((omissis));
Letta la requisitoria scritta, presentata ai sensi del Decreto Legge n. 137 del 2020, articolo 23, comma 8, dal Sostituto Procuratore Generale Dott. ((omissis)), che ha chiesto di dichiarare l'inammissibilita' del ricorso;
Lette la memoria depositat…

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