Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza breve n. 9435 del 2024

ECLI:IT:TARLAZ:2024:9435SENB

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nel decidere il ricorso proposto dalla società Lu-Ma S.r.l. avverso il provvedimento di Roma Capitale che ha parzialmente rigettato la sua istanza di rilascio di nuova concessione per occupazione di suolo pubblico ai sensi della normativa emergenziale Covid-19, afferma il seguente principio di diritto: Il divieto di occupazione di suolo pubblico sulla sede stradale della "viabilità principale" di cui all'art. 12 della Deliberazione dell'Assemblea Capitolina n. 21/2021 è legittimo e pienamente coerente con le previsioni del Codice della Strada, anche laddove la strada interessata sia classificabile come "strada urbana di quartiere" ai sensi dell'art. 2, comma 2, lett. E) del Codice della Strada. Ciò in quanto la qualificazione di una strada come appartenente alla "viabilità principale" nel Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU) adottato da Roma Capitale, indipendentemente dalla sua classificazione ai sensi del Codice della Strada, è dirimente ai fini dell'applicazione del divieto di occupazione di suolo pubblico sulla sede stradale, in quanto tale disciplina è volta ad assicurare la sicurezza della circolazione stradale nei centri abitati. Pertanto, il rinvio operato dalla normativa capitolina al PGTU per individuare la "viabilità principale" ai fini dell'applicazione del divieto di occupazione di suolo pubblico sulla sede stradale, senza ulteriori specificazioni, deve ritenersi pienamente legittimo, in quanto non in contrasto con le previsioni del Codice della Strada, che all'art. 20 disciplina diversamente le occupazioni di suolo pubblico a seconda della classificazione stradale. Inoltre, tale scelta regolamentare rientra nella discrezionalità dell'Amministrazione comunale nell'individuare gli spazi destinati alla sosta, nell'ottica della migliore vivibilità della zona, senza che assumano rilievo decisive ragioni di carattere esclusivamente economico. Ne consegue che, in presenza di una strada classificata come appartenente alla "viabilità principale" nel PGTU di Roma Capitale, non può sussistere un legittimo affidamento del privato alla conservazione di una situazione di fatto abusiva di occupazione di suolo pubblico sulla sede stradale, essendo tale attività preclusa dalla normativa capitolina, a prescindere dalla classificazione della strada ai sensi del Codice della Strada.

Sentenza completa

Pubblicato il 13/05/2024

N. 09435/2024 REG.PROV.COLL.

N. 03507/2024 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex
art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 3507 del 2024, proposto dalla
Lu-Ma S.r.l., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall'avvocato Giuliano Ferrara, con domicilio digitale come da Registri di Giustizia;

contro

Roma Capitale, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentata e difesa dall'avvocato Stefano Iezzi, con domicilio digitale come da Registri di Giustizia;

per l'annullamento

- della Determinazione Dirigenziale U.O. Amministrativa Municipio I prot. CA/46472/2024 del 18 marzo 2024, notificata il 20 marzo 2024, avent…

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