Cassazione penale Sez. V sentenza n. 32098 del 12 agosto 2011

ECLI:IT:CASS:2011:32098PEN

Massima

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Il possesso di un documento di identità contraffatto, nonostante l'assenza di accertamenti tecnici specifici, può essere validamente accertato sulla base di elementi probatori indiretti, quali il disconoscimento del documento da parte delle autorità che lo avrebbero rilasciato e l'evidenza di difformità nella stampa e nella riproduzione di lettere e numeri. Tali elementi, unitamente all'assenza di riscontri sull'effettiva esistenza della persona identificata nel documento, consentono di ritenere provata la falsità del documento, senza che sia necessario procedere ad accertamenti tecnici ulteriori. Il diniego della sospensione condizionale della pena, in tali casi, può essere adeguatamente motivato sulla base della gravità del fatto, della personalità dell'imputato desunta da precedenti penali e dell'impossibilità di verificare le sue esatte generalità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROTELLA Mario - Presidente

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. BRUNO ((omissis)) - Consigliere

Dott. SABEONE Gerardo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto il 27.5.2010 da:

avv. TOSEL FEDERICA, difensore di UN. Pe. , nato in (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte di Appello di Bologna del 27 aprile 2010;

Sentita la relazione del consigliere Dott. ((omissis))io BRUNO;

Sentite le conclusioni del P.G. in sede, in persona del Sostituto dr. ((omissis)), che ha chiesto l'inammissibilita' del ricorso.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

Con la sentenza indicata i…

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