Il potere di annullamento d'ufficio di uno strumento urbanistico attuativo illegittimo, pur essendo previsto dalla legge regionale siciliana senza limiti temporali, deve essere esercitato dalla pubblica amministrazione entro un termine ragionevole, tenendo conto dell'affidamento maturato dal privato destinatario degli atti favorevoli e del principio di proporzionalità, in modo da realizzare un giusto bilanciamento tra l'interesse pubblico all'annullamento e gli interessi privati consolidatisi nel tempo. Anche in presenza di una norma regionale speciale che consente l'annullamento "in qualsiasi tempo", l'esercizio del potere di autotutela non può prescindere dal rispetto dei principi generali sull'attività amministrativa, come il principio di ragionevolezza del termine e di proporzionalità, desumibili dalla normativa statale sull'annullamento d'ufficio dei provvedimenti amministrativi. L'Amministrazione, nel valutare l'esercizio del potere di autotutela, deve considerare adeguatamente la posizione e gli interessi del privato destinatario degli atti favorevoli, in particolare quando sia trascorso un lungo periodo di tempo dalla loro adozione e il privato abbia realizzato investimenti e avviato attività sulla base di tali atti.