Cassazione penale Sez. III sentenza n. 30580 del 3 agosto 2022

ECLI:IT:CASS:2022:30580PEN

Massima

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Il reato di partecipazione ad associazione per delinquere finalizzata al narcotraffico richiede che il soggetto agente fornisca un apprezzabile e consapevole contributo alla realizzazione degli scopi dell'organismo criminale, non essendo sufficiente la mera esistenza di un rapporto diretto e di fiducia con il capo dell'associazione. Ai fini della configurabilità di tale reato, non basta la dimostrazione del rapporto stabile e duraturo con un singolo appartenente al gruppo, anche quando questi sia il capo della consorteria, salvo che tale relazione, sulla base di specifici elementi, possa costituire una modalità di partecipazione alle attività del gruppo. L'aggravante di aver agevolato un'organizzazione di tipo mafioso è logicamente subordinata all'accertamento della responsabilità per il reato associativo, dovendo essere valutata alla luce delle concrete modalità della condotta partecipativa. La distanza temporale e geografica tra i diversi episodi delittuosi, nonché l'assenza di una preventiva ed unitaria rappresentazione e deliberazione delle condotte criminose, possono escludere il riconoscimento del reato continuato, anche in presenza dello stato di tossicodipendenza dell'agente, che costituisce solo un indice rivelatore, non determinante di per sé.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAMACCI Luca - Presidente

Dott. DI NICOLA Vito - Consigliere

Dott. DI STASI Antonella - Consigliere

Dott. CORBO Antonio - rel. Consigliere

Dott. MAGRO Beatrice - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
2. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza in data 15/04/2021 della Corte d'appello di Napoli;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dr. Antonio Corbo;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Giordano Luigi, che ha concluso per il rigetto di entrambi i ricorsi;
udito, per il ricorrente (OMISSIS), l'avvocato Maurizio Capozzi, che ha chiesto l'…

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