Cassazione penale Sez. V sentenza n. 54505 del 5 dicembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:54505PEN

Massima

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Il diritto di critica politica e di denuncia di irregolarità amministrative non può essere esercitato in modo diffamatorio, con l'utilizzo di espressioni offensive e lesive della reputazione di pubblici ufficiali, anche quando le denunce si riferiscano a comportamenti illeciti o irregolari posti in essere nell'esercizio delle loro funzioni istituzionali. Il sindaco, in quanto pubblico ufficiale, ha diritto alla tutela della propria reputazione e onore anche in relazione a condotte poste in essere nell'ambito del suo mandato, salvo che le critiche e le denunce siano formulate in modo obiettivo, circostanziato e proporzionato, senza eccedere nell'utilizzo di espressioni offensive e gratuitamente lesive della sua sfera personale. La diffamazione aggravata, pertanto, sussiste quando le accuse, pur riferite a fatti di rilevanza pubblica, siano espresse con modalità e toni ingiuriosi e denigratori, non giustificati dall'esercizio del diritto di critica. Inoltre, la mera conoscenza di irregolarità amministrative, anche se fondata, non legittima l'utilizzo di espressioni offensive e diffamatorie nei confronti del pubblico ufficiale, essendo necessario che le denunce siano formulate in modo obiettivo e proporzionato, senza eccedere nell'utilizzo di termini lesivi della reputazione altrui.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO Paolo A. - Presidente

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. SCOTTI Umberto Lui - rel. Consigliere

Dott. MICCOLI Grazia - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 23/02/2018 della CORTE APPELLO di BRESCIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. UMBERTO LUIGI CESARE GIUSEPPE SCOTTI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale, Dott. FILIPPI PAOLA, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita';
udito il difensore di parte civile, avv. (OMISSIS), in sostituzione dell'avv. (OMISSIS), del Foro di Bergam…

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