Cassazione penale Sez. I sentenza n. 21376 del 18 maggio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:21376PEN

Massima

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La concessione della detenzione domiciliare ai sensi dell'art. 16-nonies del d.l. n. 8 del 1991 in favore di condannati per reati di terrorismo, eversione o di cui all'art. 51 comma 3-bis c.p.p. che abbiano prestato collaborazione con la giustizia, richiede la verifica di specifici presupposti: a) che il condannato abbia prestato, anche dopo la condanna, una collaborazione importante; b) che sussista il requisito del ravvedimento, da intendersi come ragionevole probabilità di emenda e non come sicuro ravvedimento richiesto per la liberazione condizionale; c) che non vi siano elementi tali da far ritenere l'esistenza di collegamenti con la criminalità organizzata o eversiva. Tali presupposti devono essere valutati in concreto dal giudice di sorveglianza, il quale deve motivare adeguatamente il proprio giudizio, senza basarsi su elementi generici o contraddittori, ma tenendo conto di tutti i fattori rilevanti, come la durata e l'importanza della collaborazione prestata, il percorso trattamentale e rieducativo intrapreso dal condannato, la sua condotta in carcere e durante i permessi premio, nonché il suo atteggiamento verso le vittime dei reati. Il giudizio negativo sulla concessione della misura non può fondarsi esclusivamente sulla gravità dei reati commessi o sulla durata della pena residua, ma deve essere adeguatamente argomentato in relazione alla concreta situazione del condannato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MOGINI Stefano - Presidente

Dott. SIANI Vincenzo - rel. Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - Consigliere

Dott. CAPPUCCIO Daniele - Consigliere

Dott. GALATI Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 11/10/2022 del TRIB. SORVEGLIANZA di ROMA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. SIANI VINCENZO;
lette le conclusioni del PG, Dott.ssa CERONI FRANCESCA, che ha chiesto l'annullamento con rinvio dell'ordinanza impugnata.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza in epigrafe, emessa in data 11 ottobre 2022, il Tribunale di sorveglianza di Roma ha dichiarato inammissibile l'istanza di ammissione alla detenzione dom…

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