Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 21335 del 21 maggio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:21335PEN

Massima

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Il coinvolgimento di un soggetto in condotte relative all'acquisizione, custodia e gestione di armi, pur costituendo un elemento sintomatico della sua intraneità a un'associazione di stampo mafioso, richiede che sia adeguatamente comprovato il nesso di strumentalità tra tali condotte e gli interessi del sodalizio criminale. In assenza di tale dimostrazione, il mero riferimento alla disponibilità di armi e ai contatti con altri partecipi dell'associazione non è sufficiente a fondare la gravità indiziaria della partecipazione all'associazione mafiosa, essendo necessario che emerga con chiarezza il collegamento tra le condotte in materia di armi e le finalità del gruppo criminale. Inoltre, l'aggravante della agevolazione mafiosa non può essere riconosciuta in assenza della prova del predetto nesso di strumentalità tra le singole condotte illecite e gli interessi dell'associazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio - Presidente

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. DI SALVO Emanuel - Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA B. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 901/2014 TRIB. LIBERTA' di CATANZARO, del 11/09/2014;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. BENEDETTO PATERNO' RADDUSA;

lette/sentite le conclusioni del PG Dott. ANIELLO Roberto che ha chiesto rigettarsi il ricorso;

udito il difensore avv. (Ndr: testo originale non comprensibile) A. che ha concluso come da ricorso.

RITENUTO IN FATTO E DIRITTO

1. (OMISSIS), tramite i…

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