In  tema  di riesame delle misure cautelari, dal combinato disposto degliartt.  309, quinto comma, 291, primo comma, cod. proc. pen. e 100 delle normedi  attuazione  dello stesso codice, si ricava che al giudice del riesame devono  essere  trasmessi gli atti sui quali si fonda il provvedimento impugnato.  Cio`  sia  per  garantire il pieno esercizio del diritto di difesa della persona  nei  cui confronti e` stata disposta la misura sia per assicurare un effettivo  controllo - di legittimita` e di merito - da parte del giudice del riesame.  In  linea  di principio, la mancata trasmissione di tali atti, violando  il diritto di difesa, determina la nullita` del procedimento di riesame  e del provvedimento che lo conclude. Peraltro, cosi` come puo` verificarsi  che  non tutti gli atti ai quali si richiama la motivazione del provvedimento  cautelare siano essenziali ai fini dell`esercizio del diritto di difesa  o  del controllo da parte del tribunale, perche` elementi "a carico", pur richiamati  dal  provvedimento impugnato, possono risultare superflui in presenza  di  altri  sui  quali esso trova fondamento, e` anche possibile che il giudice  del  riesame  disattenda  elementi "a discarico" provenienti da atti non  trasmessigli, ben potendo il giudice stesso valutare se gli elementi che potrebbero  risultare  dagli  atti  non  trasmessi non siano decisivi ai fini della verifica richiesta.    da vedere: