Il Piano di Governo del Territorio (PGT) di un Comune, nell'individuare le destinazioni d'uso del territorio, deve conformarsi alle previsioni in materia di tutela dei beni ambientali e paesaggistici contenute nel Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP), le quali hanno efficacia prescrittiva e prevalente sugli atti del PGT ai sensi dell'art. 18, comma 2, lett. a), della L.R. n. 12/2005. Pertanto, il Comune non può discostarsi dalle indicazioni del PTCP relative alla tutela di aree di particolare pregio naturalistico e paesaggistico, come quelle ricomprese nel Parco Nazionale dello Stelvio e nella Rete Natura 2000, se non in presenza di palesi travisamenti dei fatti, illogicità o irragionevolezze manifeste. Le scelte di pianificazione urbanistica comunale, volte a preservare tali aree, non possono essere sindacate dal giudice amministrativo, salvo che non risultino arbitrarie o irragionevoli, non essendo sufficiente la mera lamentela dei proprietari di aree circa la riduzione delle possibilità edificatorie, in assenza di un affidamento qualificato. Inoltre, l'obbligo di ripubblicazione del PGT non sussiste quando le modifiche apportate in sede di approvazione definitiva, pur numerose, non determinano un cambiamento radicale delle caratteristiche essenziali del piano e dei criteri che presiedono alla sua impostazione.