Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Catania sentenza n. 3026 del 2024

ECLI:IT:TARCT:2024:3026SENT

Massima

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Il provvedimento di diniego della Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali, emesso successivamente al rilascio della concessione edilizia in sanatoria da parte del Comune, è privo di effetti lesivi nei confronti del privato, in quanto il parere della Soprintendenza si inserisce in via endoprocedimentale nel procedimento di condono edilizio di competenza comunale e, una volta che quest'ultimo si sia concluso favorevolmente con il rilascio del titolo abilitativo, il parere tardivo della Soprintendenza non può superare il provvedimento comunale già adottato. Pertanto, l'interesse del privato a impugnare il provvedimento della Soprintendenza può sorgere solo in caso di eventuale esercizio di poteri di autotutela da parte dell'Amministrazione comunale, non potendo il parere tardivo della Soprintendenza, di per sé, incidere sulla legittimità del titolo edilizio in sanatoria già rilasciato. In materia di condono edilizio, il parere dell'Amministrazione preposta alla tutela del vincolo paesaggistico non costituisce un provvedimento autonomo rispetto al titolo edilizio, ma rappresenta un segmento della fase endoprocedimentale, la cui definizione è riservata esclusivamente all'autorità comunale, la quale è però obbligata a tener conto delle esigenze relative alla tutela del vincolo come individuate dall'Amministrazione preposta all'adozione del relativo parere. Eventuali violazioni sulle modalità di acquisizione del parere si riflettono unicamente sulla legittimità della concessione edilizia in sanatoria rilasciata dal Comune, senza che possa invocarsi un difetto assoluto di attribuzione in capo all'ente comunale quanto al rilascio di un titolo in sanatoria con riferimento ad un fabbricato insistente in zona paesaggistica.

Sentenza completa

Pubblicato il 12/09/2024

N. 03026/2024 REG.PROV.COLL.

N. 00768/2024 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

sezione staccata di Catania (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 768 del 2024, proposto da
Tindaro Giuseppe Toscano, rappresentato e difeso dall'avvocato Paolo Turiano Mantica, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità (Dipartimento Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana), rappresentato e difeso dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato di Catania, con domicilio digitale come da PEC di Registri di Giustizia;

per l'annullamento

a) della nota della Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Messina n. 1979…

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