Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: Il giudice amministrativo non può conoscere incidenter tantum dell'illegittimità di atti presupposti impugnati in sede straordinaria, in quanto ciò comporterebbe il rischio di contrasto di giudicati e la violazione del principio di alternatività dei rimedi giurisdizionali. L'ordine di demolizione di opere edilizie abusive si fonda esclusivamente sulla rilevata abusività del manufatto, a prescindere dall'esito di un eventuale precedente procedimento di sanatoria, il cui diniego può essere impugnato solo in sede straordinaria. L'indicazione dell'area di sedime da acquisire in caso di inottemperanza all'ordine di demolizione non costituisce elemento essenziale di tale ordine, né la sua mancanza causa di illegittimità dello stesso, in quanto tali indicazioni appartengono propriamente al successivo atto di accertamento dell'inottemperanza e di acquisizione gratuita al patrimonio comunale. Infine, l'omissione della comunicazione dell'avvio del procedimento repressivo all'amministrazione regionale ex art. 4 comma 3 L. n. 47/1985 costituisce al più una mera irregolarità, che il ricorrente non ha interesse a dedurre.