Consiglio di Stato sentenza n. 136 del 2021

ECLI:IT:CDS:2021:136SENT

Massima

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Il Consiglio di Stato, in sede giurisdizionale, ha stabilito che l'amministrazione comunale può legittimamente modificare la destinazione urbanistica di un'area, anche in senso peggiorativo per il proprietario, senza che ciò comporti la necessità di una particolare motivazione, salvo il caso in cui siano apposti vincoli preordinati all'espropriazione. Infatti, l'esistenza di una precedente diversa previsione urbanistica favorevole al proprietario non comporta per l'amministrazione l'obbligo di fornire specifiche spiegazioni sulle ragioni delle nuove scelte pianificatorie, dovendo prevalere l'interesse pubblico sotteso a tali scelte. Inoltre, la mera proposta di inclusione di un'area in un parco locale di interesse sovracomunale, senza che ciò determini effetti immediati sulla destinazione d'uso e sul valore del bene, non richiede necessariamente una modifica integrale di tutti i documenti costitutivi del piano urbanistico, essendo sufficiente che la pianificazione contenga, all'esito del relativo procedimento, le indicazioni imposte dalla normativa di settore. Infine, la revoca di una variante urbanistica meramente adottata, e non ancora approvata, non necessita di una particolare motivazione comparativa degli interessi coinvolti, non essendosi potuto consolidare, nei privati eventualmente beneficiari, alcun affidamento giuridicamente rilevante.

Sentenza completa

Pubblicato il 05/01/2021

N. 00136/2021REG.PROV.COLL.

N. 05950/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5950 del 2019, proposto dalla società Lenta Ginestra s.r.l., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati Mauro Pisapia, Aldo Russo e Mariano Protto, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato Mariano Protto in Roma, via Cicerone, n. 44;

contro

il Comune di Monza, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato Mario Viviani, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato Giovanni Corbyons in Roma, via C…

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