Cassazione penale Sez. V sentenza n. 16945 del 20 aprile 2023

ECLI:IT:CASS:2023:16945PEN

Massima

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Il reato di bancarotta fraudolenta documentale si configura quando l'amministratore di una società fallita abbia tenuto la contabilità in modo da rendere impossibile la ricostruzione del patrimonio e del movimento degli affari, anche attraverso l'annotazione di dati oggettivamente falsi o l'omissione di annotazioni veritiere, realizzata con le ulteriori connotazioni modali descritte dalla norma incriminatrice. Tale condotta, che integra una falsità ideologica contestuale alla tenuta della contabilità, è finalizzata a impedire o intralciare l'agevole svolgimento delle operazioni della curatela fallimentare, a prescindere dalla sussistenza di una falsità materiale dei documenti. Inoltre, la prova della distrazione o dell'occultamento dei beni della società dichiarata fallita può essere desunta dalla mancata dimostrazione, da parte dell'amministratore, della destinazione dei beni, anche qualora gli stessi siano stati impiegati per il pagamento "in nero" dei dipendenti, in quanto tale modalità di gestione delle risorse sociali, in contrasto con la legge e le norme statutarie, costituisce una forma di "distrazione" dei capitali sociali non regolarmente registrati. Infine, l'entità complessiva della distrazione delle risorse potenzialmente aggredibili dalla massa dei creditori, anche se non di rilevante gravità, esclude l'applicabilità dell'attenuante del danno patrimoniale di speciale tenuità, in considerazione dell'ammontare del passivo insinuato nella procedura concorsuale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. MASINI Tiziano - rel. Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

Dott. BIFULCO Daniela - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 06/12/2021 della CORTE APPELLO di LECCE;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere TIZIANO MASINI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore SABRINA PASSAFIUME che ha concluso chiedendo;
Il Proc. Gen., riportandosi alla requisitoria scritta gia' depositata, conclude per l'annullamento con rinvio della sentenza impugnata limitatamente alla bancarotta fr…

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