Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 22848 del 29 luglio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:22848PEN

Massima

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Il coinvolgimento di un soggetto in un'associazione criminale dedita al traffico di sostanze stupefacenti può essere desunto non solo dai reati-scopo contestati, ma anche dalle emergenze investigative che dimostrino la sua partecipazione attiva e consapevole all'attività del sodalizio, come i contatti con altri membri dell'organizzazione, il ruolo di approvvigionamento e smercio di rilevanti quantitativi di droga, nonché la conoscenza del legame tra l'associazione e le cosche mafiose che la riforniscono. La natura soggettiva dell'aggravante di aver agito al fine di agevolare l'attività di associazioni di tipo mafioso non esclude che essa possa essere contestata anche al concorrente nel reato associativo che, pur non essendo animato da tale specifico scopo, sia comunque consapevole della finalità agevolatrice perseguita dai suoi compartecipanti. In tema di misure cautelari personali disposte per il reato associativo di cui all'art. 74 del D.P.R. n. 309/1990, l'affievolimento delle esigenze cautelari, confacente a superare la presunzione di adeguatezza della sola custodia in carcere, deve risultare da specifici elementi di fatto idonei a dimostrare lo scioglimento del gruppo ovvero il recesso individuale e il ravvedimento del soggetto sottoposto alla misura.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PICCIALLI Patrizia - Presidente

Dott. NARDIN Maura - Consigliere

Dott. CAPPELLO Gabriella - Consigliere

Dott. PAVICH Giusepp - rel. Consigliere

Dott. DAWAN Daniela - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 09/01/2020 del TRIB. LIBERTA' di CATANZARO;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. GIUSEPPE PAVICH;
lette/sentite le conclusioni del PG Dott. FULVIO BALDI.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale del Riesame di Catanzaro, in data 7 gennaio 2020, ha annullato limitatamente al capo 12 dell'imputazione provvisoria, e per il resto ha confermato, l'ordinanza con la quale il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale …

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