Tribunale Amministrativo Regionale Veneto - Venezia sentenza n. 693 del 2015

ECLI:IT:TARVEN:2015:693SENT

Massima

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Il vincolo paesaggistico impone limiti all'attività edificatoria e all'uso del territorio, anche in presenza di situazioni di degrado, al fine di tutelare gli interessi pubblici di salvaguardia dell'ambiente e del paesaggio. L'Amministrazione, nel valutare le istanze di condono o di accertamento di compatibilità paesaggistica, deve effettuare un'analisi puntuale degli interventi proposti, verificandone la compatibilità con i caratteri ambientali e paesaggistici dell'area, senza che il mero stato di degrado possa giustificare il rilascio di titoli edilizi in contrasto con la disciplina urbanistica e paesaggistica vigente. Il provvedimento di diniego o di limitazione dell'attività edificatoria deve essere adeguatamente motivato, con riferimento agli specifici elementi di incompatibilità paesaggistica rilevati, senza che sia necessario acquisire il parere della commissione edilizia laddove sia stato acquisito il parere della competente commissione provinciale per i beni ambientali. L'accoglimento di una domanda di condono edilizio non comporta automaticamente la modifica della destinazione urbanistica dell'area né la legittimazione di ulteriori interventi edilizi, ma si limita a sanare la situazione di fatto preesistente, senza incidere sulla disciplina urbanistica vigente. Pertanto, l'Amministrazione può legittimamente limitare l'attività condonata allo svolgimento a cielo aperto, senza consentire la realizzazione di ulteriori manufatti, in assenza di una variazione degli strumenti urbanistici. L'ordine di demolizione degli abusi edilizi, in quanto atto vincolato, non necessita di una puntuale motivazione, salvo che per gli interventi già oggetto di condono, per i quali l'Amministrazione deve verificare la legittimità della demolizione ordinata.

Sentenza completa

N. 00956/1997
REG.RIC.

N. 00693/2015 REG.PROV.COLL.

N. 00956/1997 REG.RIC.

N. 00364/1998 REG.RIC.

N. 01252/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 956 del 1997, proposto da:
Centro Nautico Fusina Srl, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Venezia - Mestre, via Einaudi, 34;

contro

Comune di Venezia, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avv.ti A. Iannotta, M. Ballarin, N. Ongaro e G. Venezian, domiciliato in Venezia, S. Marco, 4091;
Provincia di Venezia, in persona del Presidente pro tempore, rappresentata e difesa dagli avv.ti ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto in…

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