Cassazione penale Sez. V sentenza n. 9724 del 5 marzo 2015

ECLI:IT:CASS:2015:9724PEN

Massima

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Il possesso di un oggetto idoneo a offendere, anche se raccolto sul luogo del fatto, integra il reato di porto di arma impropria qualora risulti evidente che l'imputato fosse già "armato" al momento di porre in essere la condotta lesiva, in quanto la mera ipotesi alternativa della sua occasionale raccolta da terra non è sufficiente a escludere la configurabilità del reato, dovendo prevalere la ricostruzione maggiormente plausibile e coerente con l'id quod plerumque accidit. Inoltre, l'inammissibilità originaria del gravame, preclusiva della valida instaurazione del rapporto processuale di impugnazione, rende non applicabile la causa estintiva della prescrizione del reato, maturata successivamente alla pronuncia di secondo grado.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LOMBARDI Alfredo M. - Presidente

Dott. LAPALORCIA Grazia - rel. Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 193/2013 CORTE APPELLO di MILANO, del 28/11/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 10/02/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GRAZIA LAPALORCIA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Mazzotta Gabriele, che ha concluso per la inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. (OMISSIS) ricorre, con due motivi, avverso la sentenza della Corte…

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