Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 1668 del 2020

ECLI:IT:TARMI:2020:1668SENT

Massima

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Il Comune, nell'esercizio della propria discrezionalità in materia di pianificazione urbanistica, può legittimamente confermare la destinazione agricola di un'area, anche in presenza di precedenti previsioni di diversa utilizzazione, purché tale scelta risulti coerente con i criteri generali di impostazione del piano, con le caratteristiche dell'area e del contesto territoriale, e non sia viziata da manifesta illogicità o irragionevolezza. In tali ipotesi, l'Amministrazione non è gravata da un onere motivazionale aggravato, essendo sufficiente l'indicazione dei profili generali e dei criteri che sorreggono le scelte effettuate, salvo che le previsioni non incidano su zone territorialmente circoscritte ledendo legittime aspettative dei privati. Infatti, le aspettative di natura edificatoria correlate a precedenti previsioni urbanistiche sono cedevoli rispetto all'esercizio del potere di pianificazione, in quanto l'interesse pubblico all'ordinato sviluppo edilizio del territorio deve essere contemperato con una pluralità di interessi pubblici, che trovano il proprio fondamento in valori costituzionalmente garantiti. Pertanto, il Comune non è vincolato dalle pregresse vicende relative all'acquisto dell'area per la realizzazione di un'opera pubblica, qualora accerti l'insussistenza in capo ai privati di un affidamento rilevante, e può legittimamente confermare la destinazione agricola dell'area, ritenuta coerente con le linee generali di impostazione del piano, anche in presenza di vincoli di natura paesaggistica ed idrogeologica, che concorrono a giustificare la decisione di preservare quelle parti di territorio da trasformazioni edilizie, consentendovi l'esercizio di attività agricole e sottoponendole ad una disciplina di particolare tutela.

Sentenza completa

Pubblicato il 16/09/2020

N. 01668/2020 REG.PROV.COLL.

N. 01482/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1482 del 2012, proposto da
Ileana Maestroni, Franco Maestroni, rappresentati e difesi dagli avvocati Maria Alessandra Bazzani e Francesco Rovetta, con domicilio eletto presso il loro studio in Milano, via Visconti di Modrone 12;

contro

Comune di Lainate, rappresentato e difeso dagli avvocati Alessandra Ferrari Da Grado e Fabio Pellicani, con domicilio eletto presso lo studio del secondo in Milano, via Luciano Manara, 1;

nei confronti

Provincia di Milano, non costituita in giudizio;

per l'annullamento

delle deliberazioni del Consiglio comunale di Lainate n. 95 del …

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