Cassazione penale Sez. V sentenza n. 41632 del 6 ottobre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:41632PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi, di cui all'art. 474 c.p., tutela in via principale e diretta la pubblica fede, intesa come affidamento dei cittadini nei marchi o nei segni distintivi, a prescindere dalla consapevolezza dell'acquirente circa l'autenticità del prodotto. Pertanto, ai fini della configurabilità del reato, è irrilevante che l'acquirente sia in grado di escludere la genuinità del prodotto in base a elementi quali la qualità, il prezzo, il luogo di esposizione o la figura del venditore, essendo sufficiente la mera possibilità di confusione tra i marchi. La finalità di destinazione alla vendita dei prodotti contraffatti può essere desunta anche dal dato quantitativo, come nel caso di un elevato numero di capi sequestrati, qualora tale circostanza risulti in contrasto con la giustificazione addotta dall'imputato, ritenuta manifestamente implausibile dal giudice di merito. Il giudice di legittimità non può riesaminare nel merito le valutazioni probatorie compiute dal giudice di appello, purché sorrette da motivazione logica e coerente. Il diniego dei benefici di legge, come la sospensione condizionale della pena e la non menzione, non richiesti espressamente dall'imputato nel corso del giudizio, non comporta violazione di legge né mancanza di motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. FUMO Maurizi - Consigliere

Dott. DE MARZO Giusepp - Consigliere

Dott. CAPUTO A. - rel. Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo G - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1748/2010 CORTE APPELLO di REGGIO CALABRIA, del 20/12/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 26/06/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. CAPUTO ANGELO;

Udito il Sostituto Procuratore generale della Repubblica presso questa Corte di cassazione Dott. D'ANGELO G., che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

Udito altresi' per il ricorrente …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.