Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio ha stabilito che l'ordinanza di demolizione di opere edilizie abusive è legittima quando: 1. Il manufatto realizzato risulta totalmente difforme rispetto al progetto assentito con il permesso di costruire, in quanto costituisce un organismo edilizio integralmente diverso per caratteristiche tipologiche, plano-volumetriche o di utilizzazione da quello oggetto del titolo edilizio. 2. La motivazione dell'ordinanza di demolizione è adeguata quando identifica esattamente l'immobile, descrive analiticamente le opere abusive realizzate e indica la normativa violata, senza che sia necessario riportare gli elaborati grafici del progetto originario. 3. L'amministrazione comunale può legittimamente ordinare la demolizione di un manufatto abusivo realizzato in area sottoposta a vincolo paesaggistico, in quanto la tutela paesaggistica grava sull'area e non sul fabbricato in sé, con conseguente applicazione della sanzione demolitoria prevista dall'art. 31 del Testo Unico Edilizia per i casi di totale difformità dal permesso di costruire. 4. Il decorso del termine di 45 giorni previsto per l'efficacia dell'ordinanza di sospensione dei lavori comporta la sopravvenuta carenza di interesse del ricorrente, con conseguente improcedibilità del ricorso avverso tale provvedimento.