Cassazione penale Sez. II sentenza n. 6020 del 15 febbraio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:6020PEN

Massima

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Il reato di cui all'art. 517 c.p. (vendita di prodotti industriali con segni mendaci) tutela l'ordine economico e si configura quando il marchio o il segno distintivo, pur non essendo contraffatto o alterato, risulta idoneo a trarre in inganno l'acquirente medio per la semplice somiglianza con quello originale, anche se non registrato o riconosciuto. Tale fattispecie si differenzia dal reato di cui all'art. 474 c.p. (introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi), che invece richiede la contraffazione o l'alterazione del marchio o segno distintivo protetto, in modo tale da potersi confondere con quello originale. Pertanto, ai fini della configurabilità del reato di cui all'art. 517 c.p., non è necessaria l'identità del marchio o segno distintivo, essendo sufficiente una mera somiglianza idonea a trarre in inganno il pubblico, mentre per il reato di cui all'art. 474 c.p. occorre una riproduzione integrale o parziale del marchio o segno distintivo tale da potersi confondere con quello originale. La valutazione circa l'idoneità ingannatoria del marchio o segno distintivo deve essere effettuata in concreto, avendo riguardo alle caratteristiche intrinseche del prodotto e del marchio, in modo da escludere la configurabilità del reato solo quando la falsificazione risulti talmente grossolana da non poter trarre in inganno neppure una persona di comune avvedutezza e discernimento. Inoltre, l'elemento soggettivo del reato di cui all'art. 517 c.p. può desumersi dal complesso della motivazione, senza necessità di una specifica e analitica valutazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. GENTILE Domenico - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - rel. Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. DI MARZIO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) nato il (OMISSIS);

avverso la sentenza del 02/12/2010 della Corte di Appello di Bari;

Visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita la relazione fatta dal Consigliere dott. Geppino Rago;

udito il Procuratore Generale in persona del dott. ((omissis)) che ha concluso per il rigetto;

udito il difensore avv.to (OMISSIS) che ha concluso per il rigetto del ricorso.

FATTO

p. 1. Con…

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