La legge regionale n. 19/2009 (c.d. "piano casa") consente gli interventi straordinari di ampliamento fino al 20% della volumetria esistente esclusivamente con riferimento all'intero edificio e non anche a singole frazioni di esso. Pertanto, le richieste di interventi di ampliamento non possono essere formulate dai proprietari di singole unità abitative comprese nell'edificio, ma devono riguardare l'intero fabbricato, in quanto la ratio della disposizione è quella di promuovere iniziative funzionali ad incrementare la qualità urbana ed edilizia attraverso il miglioramento e la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente nel suo complesso. L'interpretazione letterale e teleologica della norma esclude la possibilità di frazionare l'edificio e di autorizzare interventi ampliativi su singole parti dello stesso, poiché ciò rischierebbe di compromettere le finalità perseguite dal legislatore, potendosi realizzare molteplici interventi ampliativi insistenti sul medesimo edificio e tra loro disarmonici ed incoerenti.