Il provvedimento di rigetto dell'istanza di revoca o sostituzione della misura cautelare della custodia in carcere è immediatamente impugnabile con il rimedio dell'appello, e non con il ricorso per cassazione, in quanto trattasi di provvedimento in materia di modifica delle misure cautelari, per il quale la legge prevede la sola impugnazione con appello, con eventuale successivo ricorso per cassazione avverso la decisione assunta in sede di appello. Il giudice, nel valutare l'istanza di modifica della misura cautelare, deve tenere conto di tutti gli elementi rilevanti, tra cui la gravità del reato contestato, la personalità dell'imputato, il pericolo di reiterazione del reato e l'adeguatezza della misura richiesta rispetto alle esigenze cautelari, al fine di assicurare il bilanciamento tra le esigenze di tutela della collettività e il rispetto dei diritti fondamentali della persona sottoposta a misura cautelare. La decisione del giudice deve essere adeguatamente motivata, con specifica valutazione di tutti i presupposti di legge per l'applicazione, il mantenimento o la modifica della misura cautelare, al fine di consentire il controllo di legittimità da parte del giudice di impugnazione.