Tribunale Amministrativo Regionale Calabria - Catanzaro sentenza n. 1138 del 2019

ECLI:IT:TARCZ:2019:1138SENT

Massima

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Il provvedimento di revoca di un'autorizzazione commerciale per la somministrazione di alimenti e bevande, adottato dal Comune su motivata richiesta del Prefetto ai sensi dell'art. 19, comma 4, del D.P.R. n. 616 del 1977, può legittimamente fondarsi su un quadro di elementi indiziari aventi una ragionevole valenza sintomatica in ordine al fatto che l'impresa è comunque espressiva della criminalità organizzata o che il suo esercizio è frutto di interposizione fittizia con finalità elusive di limiti e divieti, senza che sia necessaria la prova di specifici reati. In tali casi, l'Amministrazione può disporre la chiusura dell'esercizio commerciale per gravi motivi di ordine e sicurezza pubblica, in assenza di violazioni di legge da parte del titolare, in quanto il provvedimento di revoca ha una finalità preventiva, analoga all'informativa antimafia, volta a salvaguardare l'ordine pubblico. Il Comune, titolare del potere autorizzatorio, è competente ad adottare il provvedimento conclusivo di revoca dell'autorizzazione commerciale, su motivata richiesta del Prefetto, senza che la violazione del termine finale del procedimento amministrativo comporti l'illegittimità dell'atto tardivo, salvo che il termine sia qualificato perentorio dalla legge. Le risultanze istruttorie, compendiante nelle note della Prefettura e della Questura, possono essere ritenute idonee e adeguate a comprovare la ricorrenza di gravi motivi di ordine e sicurezza pubblica che ostano allo svolgimento dell'attività commerciale, senza che ciò determini una lesione delle prerogative partecipative del titolare dell'esercizio, il quale ha avuto la possibilità di contrastare il convincimento dell'Amministrazione.

Sentenza completa

Pubblicato il 11/06/2019

N. 01138/2019 REG.PROV.COLL.

N. 00693/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 693 del 2018, proposto da -OMISSIS-, rappresentato e difeso dall'avvocato Domenico Sorace, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Vibo Valentia, via Accademie Vibonesi 2;

contro

Comune di Vibo Valentia non costituito in giudizio;
Ufficio Territoriale del Governo Vibo Valentia, Ministero dell'Interno, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentati e difesi dall'Avvocatura Distrettuale Catanzaro, domiciliata ex lege in Catanzaro, via G. Da Fiore, 34;

per l'annullamento

a) dell’ordinanza n. 5 …

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